Digiunare per sé e per gli altri

Il digiuno è in voga. Quello che però a noi interessa del digiuno è canalizzare questa esperienza verso la consapevolezza che è possibile vivere bene anche con meno. Lo dobbiamo fare per il futuro del pianeta, per il benessere delle nuove generazioni e di quelle sin qui ancora svantaggiate in zone povere del pianeta. Il digiuno è un modo per praticare la rinuncia e contemporaneamente sperimentare mentalmente e fisicamente un mondo rinnovato: liberamente frugale e comunitariamente connesso.

Il digiuno è saldamente ancorato nella tradizione della chiesa cattolica come preparazione alla Pasqua. Oltralpe molte persone lo praticano in gruppo, animate dal tema della Campagna ecumenica di Pane per tutti e Azione Quaresimale. A differenza di altre proposte esperienziali di digiuno, noi diamo spazio anche alla sua dimensione sociale e solidale. Poiché se questa pratica è per noi una rinuncia volontaria essa può sensibilizzarci alla fame e alla malnutrizione nel mondo.

Digiunare insieme - per il diritto al cibo!

Durante la giornata di digiuno comunitario che solitamente si svolge durante la Campagna ecumenica ti proponiamo di astenerti dal consumare alimenti e di dedicare il tempo così risparmiato alla preghiera e alla riflessione. Per accompagnarti durante il corso della giornata, meditare e riflettere sui vari aspetti di questa pratica millenaria, ti offriamo delle brevi conferenze.

Duranta la Campagna ecumenica 2021 la giornata di digiuno comunitario si è svolta venerdì 26 marzo.

Questo era il programma. Per alcuni incontri è possibile riascoltare la registrazione audio (cliccare sul link)

7.30 – Non abbiate paura, con don Emanuele Di Marco, Direttore del Centro di Liturgia Pastorale della Diocesi di Lugano, e Professore di Teologia pratica alla Facoltà di Teologia di Lugano

10.00 – Acquisire nuova energia vitale con il digiuno, con Laura Lydia Zolk, terapista Complementare e Nutrizionista

12.00 – A che cosa serve digiunare? Osservazioni bibliche dall’antichità alla vita di oggi, con Ernesto Borghi, coordinatore della Formazione Biblica nella Diocesi di Lugano e presidente dell’Associazione Biblica della Svizzera Italiana

15.30 – Tutti a tavola: il valore religioso del digiuno, con Massimo Salani, teologo e professore, responsabile della Scuola di Formazione Teologico Pastorale (SFTP) Diocesi di Pisa.

18.00 – Digiunare per il Diritto al cibo, con Daria Lepori, responsabile per le azioni di sensibilizzazione nella Svizzera italiana di Azione Quaresimale

Le tre dimensioni del digiuno

Azione Quaresimale e Pane per tutti intendono il digiuno come esperienza a tutto campo. Il digiuno comprende una dimensione fisica, una spirituale e una sociale.

 

«La rinuncia è un guadagno non una perdita. Rinunciando si acquisisce la grandezza della semplicità.» Martin Heidegger

Da millenni il digiuno è praticato come metodo curativo naturale; è considerato capace di rigenerare e di promuovere il benessere fisico. Che cosa accade nel corpo quando si digiuna? Durante questo periodo, il corpo non riceve più energia dagli alimenti. Questo significa che, già a partire dalla sesta ora, l’organismo inizia a dar fondo alle sue riserve. Nel frattempo si attiva l’adattamento del corpo al digiuno riducendo il dispendio energetico. Il tratto gastro intestinale entra in una fase di riposo da cui deriva una sensazione di leggerezza.  

 

«Come gli occhi servono all’osservazione del mondo esteriore, il digiuno serve all’osservazione di quello interiore.» Mahatma Gandhi

La dimensione spirituale del digiuno si contraddistingue da un facilitato accesso a uno stato di coscienza più elevato, cui tendono tutte le maggiori religioni mondiali. Chi pratica il digiuno fa esperienza, in maniera più o meno intensa, di un nuovo ordine che si realizza alla convergenza del “non ancora” con il “già”. Questo può permettere di rompere con vecchie abitudini e di fungere da antidoto alla mancanza di speranza e alla rassegnazione; la sfida consiste nel permettere a questo spazio di libertà di crescere in sé. Spesso ne scaturisce una sensazione di armonia che può portare a un profondo stato di felicità.

 

«Dopo un digiuno io so per certo che potrò ricominciare a mangiare, ma sono anche in grado di rendermi conto come soffre chi ha fame.» Niklaus Brantschen

Per noi, il digiuno è una rinuncia volontaria. Tuttavia per molte persone in tutto il mondo è anche un tentativo di affrontare pragmaticamente le situazioni di fame. È quanto accadde ai nostri stessi antenati, lei cui le scorte si esaurivano a primavera e che fino all’arrivo dei primi frutti della terra pativano la fame. Ecco perché la nostra Quaresima tradizionalmente si svolge in questo periodo. Ed è probabilmente per risolvere questo periodo di magra che fu inventata la minestra: una pietanza che con poca sostanza e tanta acqua permetteva di mettere a tacere i morsi della fame.

Il digiuno ha anche una dimensione socio-politica. Gandhi, Martin Luther King sono solo le personalità più conosciute che hanno usato il digiuno nel loro cammino di liberazione sociale. Anche oggi, il digiuno può avere un impatto. Sia su piccola scala, attraverso una percezione più sensibile alle persone che ci stanno vicino, sia su larga scala, attraverso un cambiamento nella società verso un approccio più consapevole al nostro cibo – e ai consumi in generale.

Digiunare insieme per il Diritto al cibo è un segno di solidarietà con le persone che ancora oggi hanno fame. I gruppi di persone che, insieme, digiunano nell’ambito della Campagna ecumenica donano il valore equivalente dei pasti che non hanno consumato a favore dei progetti di Azione Quaresimale e Pane per tutti.

Per approfondire il tema del digiuno:

https://www.aggiornamentisociali.it/articoli/digiuno/

Citazioni

«Preghiera, carità, digiuno: tre investimenti per un tesoro che non finisce mai». Papa Francesco

«Ma se tutte le nazioni seguissero il consiglio del digiuno per risolvere le loro questioni, nulla impedirebbe che una pace profonda regni nel mondo […]. Il digiuno insegnerebbe a tutti a rinunciare all’amore del denaro, alle cose superflue e, in generale, all’inclinazione all’ostilità». San Basilio Magno

«Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?». Isaia 58,6

«Procurarmi il pane quotidiano è una questione materiale. Preoccuparmi per quello del mio prossimo è una questione spirituale». Nikolai Berdjajew